IMOCO CONEGLIANO – REBECCHI PIACENZA 1-3 (10-25, 12-25, 25-22, 9 -25)
spettatori 5800 – clicca qui per il tabellino del match
La cornice e’ da brividi, il Palaverde è pieno come un uovo, nell’era moderna non si era mai visto un pienone così nell’impianto villorbese, e gara4 puo’ iniziare in un tripudio gialloblu’. Ci vuole un miracolo oggi per portare la serie a gara5, con l’Imoco che deve rinunciare alla sua “goleador”, la punta più acuminata dell’attacco coneglianese, Emylia Nikolova, che ha dovuto arrendersi al responso clinico: frattura della prima falange del dito medio della “sua” mano preferita, la sinistra, che verrà operata martedì. E così anche Emy è lì a fare il tifo per la squadra di Gaspari, che schiera Calloni opposto come nel magico tie break di gara3 e Crozzolin al centro.
L’inizio è difficile, Bosetti e compagne a differenza delle prime tre gare partono fortissimo, con Bosetti e il muro in grande spolvero (4-8). Reazione di Barcellini e compagne, con le unghie e con i denti tornano a contatto (6-8, 7-9), ma la squadra di Caprara e’ qui per chiudere la serie e l’allungo di Leggeri e compagne è imperioso. L’attacco Imoco con il nuovo assetto, evidentemente studiato dallo staff ospite, fa fatica a passare e le Pantere sono preda di una Rebecchi che non sbaglia nulla e domina con un nettissimo 10-25 (7 punti personali dell’ex Turlea, 6 per Leggeri con 3 muri) che ammutolisce il Palaverde.
Secondo set con andamento simile, l’Imoco ci mette il cuore, ma il muro e la difesa della squadra piacentina fa la differenza già in avvio: 4-8 al primo time out tecnico. Torna l’entusiasmo con il 6-8 firmato da Fiorin e dall’ace di Crozzolin, ma subito detta legge la Rebecchi con la Turlea e le battute pesanti della Mejners (6-11). Entra la giovane Maruotti per Barcellini, poi coach Gaspari chiede time out sul 7-13 con Piacenza che prova lo strappo decisivo. La squadra di Conegliano si disunisce un po’, ci prova la capitana Calloni a riportare le Pantere in careggiata, ma il muro di Leggeri fa la differenza, e al secondo t.o. tecnico il divario è ampio: 9-16. La squadra di Caprara gioca sul velluto, e le riescono anche le cose più difficili, Turlea, Mejners e Bosetti (8 punti nel set) inventano colpi impossibili e si sprofonda a -10 (9-19) prima del muro della trevigiana Crozzolin che ferma l’emorragia. Ma Conegliano in ricezione e in attacco fa una fatica pazzesca, la Rebecchi invece si esalta a muro e in difesa, mettendo poi giu’ palla con regolarità grazie al braccio armato dell’olandese Mejners. Impietoso il 12-25 che chiude il secondo set. Piacenza vola 2-0.
Terzo set e l’imoco entra in partita, c’e’ Carlotta Zanotto opposto, con Raffa Calloni che torna al centro, e la musica cambia: dopo il tentativo di fuga della Rebecchi, il Palaverde esplode per i colpi di Fiorin e della capitana che riportano in parità a quota 7 le Pantere. Il Palaverde è una bolgia e nonostante la Mejners continui a martellare sopra al muro veneto, l’Imoco non vuole saperne di cedere le armi e sorpassa andando avanti al secondo t.o. tecnico sul 16-14 (dentro anche l’altra “baby” Daminato in seconda linea). Ora il gioco dell’Imoco sgorga più fluido (55% in attacco), Fiorin e Barcellini mettono colpi importanti, Jenny Barazza e proprio Barcio firmano l’allungo che fa esplodere i 5.800 (ancora record!) del Palaverde (18-15). Piacenza butta nella mischia la trevigiana Secolo per Mejners, ma Zanotto inventa il mani e fuori del 19-16 e costringe Caprara al time out. Il cuore delle Pantere è immenso, anche stavolta, ed è pandemonio al Palaverde! Altro time out di Piacenza con l’Imoco avanti 21-18, ma Mejners (6 punti), rientrata, e il muro di Guiggi riaprono il set (21-20) ed è Gaspari ad interrompere il gioco. E’ una super Barcellini (7 punti e il 70% in attacco nel set!) a mettere giu’ il 23-21, poi l’ace della leonessa, Raffa Calloni (4 punti nel set), per il 24-21. Tutti in piedi per il 25-22 firmato ancora da Cris Barcellini, e la storia continua, 1-2.
Si va al quarto set con l’adrenalina a mille, ma l’esperienza delle sempiterne Turlea e Leggeri rimette le cose in chiaro dal punto di vista di Piacenza, che vola subito avanti 0-4. Ma non ha fatto in conti con l’ennesima rimonta di Calloni e compagne, con Fiorin che sigla il 4-7 che riporta Conegliano a contatto. Si rivedono le Pantere che hanno stupito e fatto innamorare tutta l’Italia pallavolistica, ma la Rebecchi è squadra quadrata e superesperta, Guiggi e Turlea riportano le ospiti avanti (4-10) con Marco Gaspari che ci prova ancora con il secondo time out. Barcellini prova a replicare, ma Bosetti è implacabile e sul 5-14 Piacenza vede lo striscione (tricolore) dell’ultimo chilometro. L’attacco della Zanotto è preda dei tentacoli del muro-Rebecchi (5-16), ultimi sussulti della magnifica stagione gialloblu’ con la “solita” Barcellini, ma l’impresa e’ oltre le forze delle ragazze di Conegliano, che cedono le armi con onore. Piacenza vince il suo primo scudetto (domani ci proveranno anche gli uomini a Trento) e fa festa al Palaverde, ma l’applauso scrosciante del pubblico per 12 superdonne che hanno regalato una stagione di emozioni straordinarie è meritatissimo. Finisce così un’annata indimenticabile, la prima dell’Imoco Volley, e se il buongiorno si vede dal mattino la storia di questa società sarà ancora densa di soddisfazioni, a partire dalla Champions che le vedrà protagoniste nel 2013/14. Arrivederci, grandi Pantere, orgogliosi di voi!