Imoco Volley Conegliano

DOCCIA FREDDA AL PALAVERDE: LA YAMAMAY VINCE 3-1 E AL GOLDEN SET (17-19) SI QUALIFICA PER LA FINAL4 DI..TREVISO

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IMOCO VOLLEY CONEGLIANO-YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 1-3 (22-25, 20-25, 25-18, 22-25) – GOLDEN SET:17-19- qualificata:Yamamay

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO: Lloyd 4, Fiorin 20, Kauffeldt 6, Donà, De Gennaro (L), Nikolova 29, Barcellini 18, Tirozzi 1, Barazza 14, Bechis, Daminato . N.E. Calloni. All. Gaspari.
UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Ortolani 23, Garzaro 11, Bianchini 10, Leonardi (L), Marcon 7, Spirito 1, Buijs 23, Arrighetti 12, Wolosz 1, Michel 1, Degradi. N.E. Petrucci. All. Parisi.

ARBITRI: Pozzato e Gini. NOTE: Spettatori 3.030, durata set: 28′, 29′, 27′,32′. Golden set: 26′
Muri Imoco 14, Yamamay 12. Aces 4-3 , Battute sbagliate 9-5. Cartellini gialli: Bianchini, Barazza. Infortunio a Spirito nel golden set.

Dopo il 3-1 del PalaYamamay è ancora Conegliano-Busto, stavolta al Palaverde e c’e’ in palio la qualificazione alla Final Four di Coppa Italia che si giocherà proprio a Treviso il 22 e 23 febbraio. La decisione, dopo il 3-1 con cui Busto interrompe la striscia di vittorie negli scontri diretti di Conegliano, spetta alla roulette del Golden Set che dopo una battaglia incredibile vede imporsi la squadra di Parisi per 17-19 . Doccia fredda per le Pantere che assisteranno da spettatrici alle finali che si giocheranno nella loro casa.

La Yamamay dopo 6 sconfitte consecutive (4 in questa stagione) con l’Imoco, prova a cambiare, coach Parisi tiene Marcon in panchina e getta nella mischia la ventenne Marika Bianchini, entusiasmo e spregiudicatezza per il gioco delle Farfalle di Busto Arsizio. Dopo una prima fase di studio le ospiti, rivitalizzate, mettono la freccia e sorpassano: 8-11, 10-14, anche 13-18 nonostante i time out ripetuti di coach Gaspari che cerca di far tornare la giusta tensione nelle sue Pantere. Le gialloblu’ vanno a strappi, come quando arrivano a -1 (13-14), per poi tornare a -5 sotto i colpi di Ortolani e Buijs. Ma l’Imoco Volley non ci sta a lasciare andare il primo set in maniera arrendevole, Moki De Gennaro alza il livello della difesa, poi con i muri di Barazza e Barcellini la squadra di casa torna a -2 (16-18)
Scatenata Cris Barcellini sfonda la retroguardia ospite con un ace, poi Fiorin e Nikolova di forza generano il sorpasso 20-19 che fa esultare un Palaverde molto caldo nonostante non ci siano sugli spalti i 5000 di dieci giorni fa per la sfida infinita Conegliano-Busto. La partita sale di livello, De Gennaro da una parte e Spirito con Leonardi dall’altra danno spettacolo con difese eccezionali, le lombarde tornano sopra (21-22), ma Nikolova pareggia. Arrighetti e compagne pero’ hanno una marcia in più e un’errore finale proprio dell’opposto bulgaro dopo l’ennesima buona difesa ospite dell’Imoco dà alla Yamamay il primo set 22-25.

Inizia il secondo set, ma le Pantere sembrano non riuscire a trovare la giusta fluidità nel cambio-palla, mentre dall’altra parte Wolosz si affida alle sicurezze di Ortolani e Buijs che, assieme alla mancina Bianchini, portano avanti Busto in avvio: 4-7 e coach Gaspari è costretto al primo time out. All’uscita dall’interruzione Conegliano mette le marce alte, Carli Lloyd martella con la sua battuta velenosa, Barcellini e Barazza chiudono sotto rete, la De Gennaro è ovunque in difesa, e l’Imoco sorpassa 8-7 mentre arriva anche un cartellino giallo per Bianchini (proteste). La partita diventa agonisticamente al calor bianco, ci si gioca la Final Four e la posta in palio si fa sentire. Conegliano prova un minibreak (13-10), ma Ortolani risponde subito, un suo ace dà il pareggio, poi la Yamamay torna avanti (parziale 4-0) con il muro dell’azzurra Arrighetti (13-14). La battuta delle Pantere non è efficace come in altre occasioni, arriva anche qualche errore di troppo e Busto ne approfitta (16-19). A questo punto la panchina veneta tenta la carta Bechis in regia per Lloyd, e arriva una scossa: 18-20 con Emy Nikolova che chiude uno scambio infinito. Ma l’Imoco sbaglia troppo e Bianchini la punisce (18-22, dentro anche Tirozzi per Fiorin). Il finale di set vede la Yamamay più lucida involarsi sullo 0-2, il muro finale per il 20-25 è di Buijs.

Tutto si complica: Conegliano per tenere in vita le speranze di qualificazione non puo’ perdere il terzo set, la Yamamay vincendo andrebbe diretta alla F4, e la tensione blocca le Pantere: 0-4, 1-5 e strada tutta in salita fin dall’avvio. Ma mai dare le Pantere per spacciate! La Yamamay continua a difendere con qualità, ma Jenny Barazza dall’alto della sua esperienza prova a a suon di grinta e primi tempi ad indicare la strada all’Imoco, che infatti si riavvicina (5-6) grazie anche a un paio di errori delle ospiti. Dopo la supermamma di Codognè entra in temperatura al centro anche Bri Kauffeldt, la tedesca e Emy Nikolova (ace) firmano la parità a quota 9. Ancora una indemoniata Nikolova in battuta regala un grande break all’Imoco, che con Barcellini dopo un altro ace della opposto bulgara vola avanti 12-9. Kauffeldt ancora a segno, Bianchini invece spara out, Barcellini va di diagonale e l’Imoco prende l’abbrivio: 16-11. Parisi cambia tutto, dentro la coneglianese Marcon e la centrale Michel, ma non basta, ancora una monumentale Barazza a muro firma il 18-12, altro time out bustocco. Stavolta sono Arrighetti e compagne a beneficiarne, subito un controbreak e la Yama costringe coach Gaspari al time out quando torna minacciosa a -3 (18-15). Ci pensa ancora Barazza (5 punti e 2 muri nel set) a tenere a bada la rimonta ospite (20-16), ma risponde la scatenata Buijs. Esplode il Palaverde sul 22-17 firmato da Fiorin, dopo un’altra serie in battuta di Jenny Barazza. Conegliano con il cuore e la grinta che la contraddistingue non si ferma e vince il set 25-18, tenendo in vita le speranze di qualificazione.

Quarto set con scintille già all’inizio, ma le Pantere ormai hanno sguainato gli artigli e l’accoppiata Fiorin-Nikolova mette subito in chiaro le cose (5-3). Ulteriore allungo (8-4) con la doppietta muro-attacco di Vale Fiorin (5 muri in totale nel match), time out per la Yamamay, frastornata dal prepotente rientro in partita della squadra di casa. Carli Lloyd, dopo l’ennesima difesa-monstre di Moki De Gennaro, in palleggio firma il 9-4. La Yamamay si affida al rientro di Cisky Marcon per restare a galla, ma non basta, Barcellini infatti chiude la saracinesca e Conegliano vola (11-5). Ortolani e Buijs si destano improvvisamente e la Yamamay torna sotto (11-8). Il set è intensissimo, ogni punto è sudato come il pallonetto di Vale Fiorin che ricaccia le lombarde a -3 (15-12). C’e’ anche Degradi in campo per la Yamamay, che con due colpi sulle mani del muro della coneglianese Marcon (decisivo il suo ingresso con 5 punti e l’80% in attacco) torna a -1. Fiorin pero’ è inarrestabile, la schiacciatrice veneta e la “solita” Nikolova rimettono le Pantere +3 (18-15). Ma la sfida infinita non conosce tregua, camei in campo anche di Donà e Daminato in seconda linea, Garzaro mura per il pareggio di Busto a quota 18, tutto da rifare per l’Imoco. Ci pensano l’ex Lloyd e Barazza con il muro, ancora avanti l’Imoco 20-18, time out di Parisi e al rientro si torna in parità. A segno Barazza, pareggia Ortolani, sorpassa Wolosk a muro (21-22), la Yamamay vuole il Golden Set, l’Imoco la qualificazione diretta, tutto si decide in pochi palloni, tensione alle stelle. Ma proprio sul più bello l’attacco di casa si inceppa, per fortuna c’e’ Jenny, sempre lei, ma non basta e Arrighetti chiude il 22-25 che rompe l’incantesimo per Busto, che con il 3-1 manda la partita al Golden Set che deciderà chi va alla F4.

Golden set: Yamamay subito avanti 0-2, Nikolova mette giu’ il primo punto per l’Imoco, ma Ortolani è implacabile e coach Gaspari è costretto al time out già sull’1-4. Nikolova è marcatissima, allora si va da Barcellini per ridurre il gap (3-5). C’e’ un cartellino giallo per Jenny Barazza, mentre Conegliano sbaglia troppo in battuta e Buijs picchia duro (3-7). Sul 3-8 entra di nuovo Bechis per Lloyd, sussulto di Fiorin che mura per il 5-8, ma Marcon spinge ancora la squadra ospite (5-9). Ortolani va sopra al muro di casa per il 6-10, poi Garzaro al centro, 6-11, ultimo disperato time out per Gaspari. Conegliano ci prova in tutti i modi, da 7-12 arriva a -2 con due prodezze di una stremata Nikolova: 10-12 con la Yamamay che chiede time out. Grande battuta di Donà, palla buona per Barcellini che sigla il -1, e poi esplode il Palaverde per il pareggio di una grande Barcellini, sorpassa Barazza a muro su Arrighetti, incredibile 5-0 ed è 13-12. Ortolani pareggia, sorpassa e dà alla Yama il match ball, ma la mano di Barcellini non trema, 14 pari! Bechis sbaglia il servizio, altro match point Busto, lo annulla un muro incredibile di Nikolova, 15-15. Al terzo tentativo (Marcon a segno) tocca a Barazza annullare con coraggio. Esce la Spirito per infortunio alla gamba destra, 16-16. Ancora l’esperienza di Marcon per il 16-17, altra palla match e altra prodezza di Nikolova, pari 17, ma Garzaro in primo tempo, 17-18, poi la Buijs pesca la matta a muro e la Yamamay vince 17-19. Palaverde ammutolito e Yamamay alla Final Four.

Marco Gaspari,
allenatore dell’Imoco Volley : “Mi dispiace, queste sono le gare che noi dobbiamo vincere, il golden set ci ha punito, ma sono molto deluso perchè questa Final Four dovevamo raggiungerla. Invece abbiamo patito troppo, soprattutto sono rammaricato per il quarto set, eravamo sopra e si poteva chiudere e qualificarci, dovevamo essere ciniche e invece ci è sempre mancato qualcosa per portare a casa qualificazione e partita. Non cerco alibi, la gara si è decisa per episodi, in tutta la gara, ma soprattutto nel golden set dove loro sono state più brave e fortunate trovando i colpi vincenti dopo una rimonta di carattere. Tanto dispiacere, tanta amarezza, abbiamo lavorato tantissimo in questo ultimo periodo, giocato tanto e sudato parecchio, mi dispiace perchè la qualificazione ce la meritavamo per quanto fatto finora. Pero’ onore a Busto che ha vinto con grande merito, è una squadra abituata a queste sfide e si è visto, noi potevamo fare di più , ma evidentemente eravamo fisicamente più scarichi di quello che ci si aspettava. Mi dispiace per il pubblico e soprattutto per la società, il destino non ci ha favorito e ora questo insuccesso ci fa soffrire, ma dobbiamo guardare avanti.”