Il dado è tratto. L’Imoco volley disputerà la stagione agonistica al Palaverde di Villorba. È il risultato della complessa trattativa che, questa mattina, ha visto il vertici dell’Imoco Piero Garbellotto e Pietro Maschio e i responsabili del palazzetto di Villorba firmare il contratto in base al quale il Palaverde diventerà la casa della formazione pallavolistica coneglianese.
È stata una decisione sofferta quella dei vertici dell’Imoco, ma lasciare Conegliano è diventata una scelta obbligata alla luce dell’insensibilità dell’amministrazione e di certa politica. «Ci dispiace per Conegliano e per i nostri tifosi – hanno puntualizzato il presidente Garbellotto e il vice presidente Maschio – ma non c’erano alternative a tale sacrificio. Siamo certi che i nostri tifosi e la città ci sapranno comprendere. Noi faremo tutto il possibile per rendere meno pesanti i loro disagi. Ci spostiamo comunque in una grande e gloriosa struttura, dove contiamo di coinvolgere anche il pubblico trevigiano, che è altrettanto appassionato al volley nazionale. Al volley che conta. Il Palaverde, rispetto alla Zoppas Arena, ha 1800 posti in più ed è una struttura all’avanguardia sotto tutti gli aspetti a partire da quelli organizzativi. Un palazzetto dello sport che potremmo utilizzare chiavi in mano».
La scelta di lasciare Conegliano per trasferirsi a Villorba ha molti motivi: da quelli organizzativi a quelli più prettamente economici, che non sono stati comunque determinanti anche se il costo della Zoppas Arena, che a oggi è ancora inagibile a ospitare una partita di serie A1 di volley, è risultato oltre il doppio di quello per l’utilizzo del Palaverde, ma anche di ogni altro palazzetto dello sport italiano. Le risorse risparmiate saranno investite nella società per renderla più competitiva e perché possa ritagliarsi un ruolo di primo piano ai vertici della pallavolo italiana.
«Nonostante la difficile congiuntura economica – dichiarano Garbellotto e Maschio – Imoco era pronta, per amore di Conegliano, a sostenere costi aggiuntivi per restare a Conegliano e giocare alla Zoppas Arena. Era pronta a gestire e a mettere a norma la Zoppas Arena. Ma non è stato possibile perché ciò che era stato promesso si è trasformato il parole al vento e in non definiti impegni morali. Ci è stata negata la gestione del palazzetto che, dopo due mesi di promesse non mantenute, non è stato ancora messo a norma, facendosi vivere in una situazione di totale incertezza sul futuro della squadra. Di fronte al tergiversare dell’amministrazione Zambon, abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e abbiamo imboccato la strada che ci ha portati al Palaverde.Una scelta che non potrà che essere vincente».