L’Imoco Volley dovrebbe esordire in Coppa Cev il 13 novembre Odessa, in Ucraina, contro il Khimik Yuzhny, squadra-serbatoio della nazionale e dominatrice del locale campionato (ritorno due settimane dopo al Palaverde).
Ma per questa gara di andata la preoccupazione, più che per l’oggettivo importante valore dell’avversaria, è per la trasferta in terra Ucraina, dove la situazione è tesissima dal punto di vista politico e continuano gli scontri armati. Pertanto la società è in attesa di notizie dalla CEV e dal Ministero degli Esteri:
“Tutti i giorni leggiamo e vediamo una situazione drammatica e molto instabile proprio in Ucraina – dice il segretario generale di Imoco Volley, Claudio Busato – il Paese dove giochiamo la prima gara di Coppa CEV.
Ad oggi nonostante i nostri interessamenti per capire meglio la questione locale presso gli organi competenti, non ci è ancora stata data una risposta chiara.
Certamente abbiamo espresso a organi statali e federazione europea di volley la nostra grande preoccupazione nell’affrontare una trasferta del genere in un territorio che ogni giorno deve vivere dinamiche molto pesanti ai limiti della guerra.
Molte federazioni di altre discipline – continua Busato – si sono già adoperate nel cancellare eventi programmati anche su lunghi periodi per evitare di incorrere in rischi che a mio avviso lo sport non deve assumersi.
La nostra federazione europea (CEV) ancora no.
Ad oggi, per quel che ci è dato sapere, è in corso ancora una fase di studio e a meno di due mesi da una gara che è anche complicata logisticamente da organizzare – conclude Busato – questo comporta una ulteriore preoccupazione. Siamo fiduciosi, così come già visto con altre società italiane nel passato, in una presa di coscienza da parte della Lega, della federazione e della CEV di una soluzione alternativa in modo da non confondere lo Sport con rischi che non gli competono“.
15/09/2014