All’inizio della terza settimana di preparazione precampionato, abbiamo inetrvistato coach Daniele Santarelli che con il suo staff tecnico e fisico sta “torchiando” in questi giorni le sue atlete, in attesa di avere pian piano la squadra al completo con l’arrivo delle straniere e delle nazionali: “Queste prime settimane di lavoro hanno visto un programma serrato sia per quanto riguarda la parte tecnica che la parte fisica, stiamo lavorando molto con il ritmo e la tenuta. Vogliamo infatti che la squadra giochi sempre ad alto ritmo e che possa tenere il rimo costante. Ho visto grande disponibilità e impegno delle ragazze, sia le senior che le giovani di San Donà che completano la rosa adesso che non siamo al completo. Da questa settimana – continua coach Santarelli – iniziamo anche a introdurre i concetti tattici per introdurre il format dello stile di gioco che voglio dare alla squadra. In questo senso mi piace molto la collaborazione con lo staff tecnico del San Donà perchè vogliamo che dalla prima squadra alle giovanili venga applicato lo stesso concetto di gioco, la ritengo una cosa molto importante per il club anche in prospettiva.”
La settimana scorsa è arrivata la regista greca Papafotiou, la prossima sarà la volta di Megan Easy, la squadra sta prendendo forma: “Si, le abbiamo fatte arrivare apposta una ogni settimana/dieci giorni (ride) per poterle inserire a puntino. A pare gli scherzi, sappiamo che sarebbe bell essere già tutte, ma con squadre di questi livell è normale iniziare la preparazione incompleti. Il nostro lavoro è quello di stabilizzare il più possibile le dinamiche del gioco e la “chimica” del gruppo, in modo che quando arriva una nuova possa inserirsi in fretta. Abbiamo creato una squadra con caratteristiche molto complementari in modo che l’intesa tra le atlete non sia problematica, ma ovviamente ci sarà da lavorare.”
Hai parlato di concetti e stile di gioco della “tua” Imoco Volley 2017/18, ci puoi anticipare qualcosa? “La linea tracciata negli ultimi anni da Imoco Volley è quella del gioco veloce, con più attaccanti possibili impegnate negli schemi del gioco offensivo. Le palleggiatrici erano Glass prima e Skorupa poi, due registe che giocano praticamente solo la palla spinta, ora avremo Wolosz, una top player anch’essa, che ha caratteristiche diverse, sa spingere, ma può giocare anche palloni più morbidi come ha fatto negli ultimi due anni nel suo club. Quindi l’idea di partenza è quella di continuare sulla linea del gioco rapido, ma con la possibilità all’occorrenza di gioocarci anche il “piano B” con una palla più morbida per venire incontro alle caratteristiche di alcune nostre ataccanti all’occorrenza.”
Rispetto al passato l’Imoco ha cambiato meno volti in estate, con la conferma di sette pedine e il ritorno di due atlete (Easy e Nicoletti), questo “senso di appartenenza” e questa continuità potrà essere utile in una stagion che giocoforza vi vedrà al completo solo a pochi giorni dall’inizio delle gare ufficiali? “Certamente per creare un gruppo affiatato fin da subito sarà utile che ci siano tante ragazze che si conoscono già e hanno già confidenza con l’ambiente, ma devo dire che inserirsi qui non è difficile perchè l’Imoco Volley è un posto perfetto dove fare questo lavoro, la società è l’ideale per mettere tutti nelle migliori condizioni personali e professionali, il resto l fa un pubblico unico nel panorama pallavolistico.”
Hai uno staff tecnico nuovo e giovane, come procede il lavoro in palestra?
“Molto bene, sono tutti ragazzi con cui ho già collaborato in passato e quindi non ci sono stati particolari problemi. Stiamo affinando la conoscenza reciproca e in questo senso è importante avere tanto tempo a disposizione in preparazione nell’attesa che inizi il campionato ad ottobre.”
Avrai quattordici giocatrici di alto livello con tante alternative, come pensi di gestire e dosare l’utilizzo della rosa? “I dualismi possono portare a stimoli positivi, e questo sarebbe un bene, e anche però a situazioni negative che sarà eventualmente compito mio e dello staff anticipare ed evitare. Ma non penso possano sorgere problemi, andiamo incontro a una stagione da cinquanta partite, con impegni ogni due/tre giorni, ci sarà spazio per tutti e anzi è fondamentale e ormai quasi d’obbligo poter avere più soluzioni e una rosa ampia per competere su tutti i fronti in Italia e in Europa. Il livello del campionato di A1 quest’anno è altissimo, ci sono squadre sempre più forti e tante avversarie sempre più competitive, per non parlare delle corazzate che troveremo in Europa. Ci sarà davvero bisogno di tutte.”
06/09/2017