Il progetto della prima Scuola di Tifo corretto e pulito per Under 14, “Tifiamo Insieme – I Draghi” al giro di boa dei 13 anni, ha coinvolto circa 35.000 mini-tifosi, due generazioni di sportivi trevigiani che hanno imparato il tifo “pro” e non “contro” sulle tribune degli stadi e dei palasport delle principali squadre della Marca.
Un progetto realizzato in collaborazione da Provincia di Treviso e Cooperativa Comunica, unico a livello europeo, che nel corso degli anni oltre ad educare alla cultura sportiva migliaia di giovani e le loro famiglie, è stato più volte premiato con riconoscimenti (Lega Calcio Serie A, Fondazione Re Baldovino, Segreteria Presidenza del Consiglio, Panathlon, ecc), contributi speciali e anche “esportato” (EA7 Milano basket, Rovigo volley e rugby, varie città europee, ecc) e studiato in varie altre realtà.
Quest’anno, le squadre coinvolte che avranno sui loro spalti l’animazione dei giovani tifosi con animatori professionisti della Cooperativa Comunica, che coloreranno e renderanno vivacissimo il settore “Draghi” con bandiere, striscioni, tamburi, sound stick e tanti cori e applausi, sono tutte le squadre di spicco del panorama sportivo trevigiano:
Imoco Volley Conegliano,
Treviso Calcio,
Benetton Rugby Treviso,
Marchiol Rugby Mogliano,
Volteco Ruggers Tarvisium,
De’ Longhi Treviso Basket,
Come sempre ingresso gratuito in un settore apposito dello stadio o del palazzetto per gli Under 14 che vorranno far parte alla Scuola di Tifo.
Da novembre a giugno saranno 35 le partite “animate” dagli operatori della Cooperativa Comunica, una “squadra” di 15 ragazzi coordinati dai responsabili del progetto Simone Fregonese e Cecilia Zuppini. Domenica scorsa l’esordio sugli spalti di Monigo per la Champions, tra i Leoni del Benetton e il Racing Parigi, domenica i Draghi saranno al Palaverde per De’ Longhi Treviso-Basket-Latina e il 9 novembre per il volley femminile con Imoco Volley-Yamamay. Tutte le info sulla pagina facebook ufficiale dei Draghi.
Erano presenti oggi in conferenza stampa i rappresentanti di tutte le principali società dello sport trevigiano: Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, Paolo Speranzon, assessore allo Sport della Provincia di Treviso, Christian Bruniera, vicepresidente Coop. Comunica, Nicola Negro, allenatore Imoco Volley, Antonio Pavanello, capitano Benetton Rugby, Agustin Fabi, capitano De Longhi Treviso Basket, Matteo Ton, capitano Treviso Calcio, Alex Morsellino, giocatore Marchiol Mogliano Rugby, Ino Pizzolato, responsabile tecnico Volteco Tarvisium. Moderava l’ideatore del progetto “I Draghi” nel 2001, Simone Fregonese.
“Siamo orgogliosi perché I Draghi sono un progetto nel quale abbiamo fermamente creduto sin dall’inizio – ha detto il Presidente della Provincia Leonardo Muraro – e che ha portato a grandi risultati, facendoci diventare la prima scuola di tifo in Italia e in Europa. Siamo orgogliosi, e nonostante lo Sport sia una delle competenze in bilico che ancora non sappiamo se resteranno alle Province, vorrei inserire i Draghi tra i progetti speciali gestiti sempre dalla Provincia di Treviso”.
“Questo progetto è la dimostrazione che si possono crescere i giovani e la società educando al tifo corretto – ha detto Paolo Speranzon, assessore allo Sport della Provincia di Treviso – Lo sport trevigiano è tornato unito e lo dimostra anche con questa iniziativa dei Draghi che vede qui oggi tutte le società d’elite dello sport della Provincia. C’e’ sempre più seguito e sempre più passione e diffondere tra i tifosi la cultura sportiva e il tifo corretto in stadi e palasport è la nostra missione per il quattordicesimo anno.”
“La Scuola di Tifo dei Draghi continua da tanti anni, dal lontano 2001,grazie allla Provincia di Treviso, alle società sportive e alle scuole e anche grazie al lavoro dei nostri animatori, che prepariamo a puntino perchè hanno anche loro una bella responsabilità, essere modelli per i più piccoli – ha detto Christian Bruniera, Videpresidente della Cooperativa Comunica – e portare gli insegnamenti giusti per tifare con passione, ma con rispetto. La nostra Cooperativa Comunica lavora nell’animazione e nell’educazione, questo progetto unisce entrambi gli aspetti ed è un nostro fiore all’occhiello. Ci rende grande soddisfazione aver notato che alcuni ex “draghetti”, ora fanno parte proprio della squadra degli animatori che segue i bambini allo stadio o al palazzetto”.
“Sono felice che l’Imoco rappresenti anche la parte “rosa” dello sport – ha detto il coach delle Pantere dell’Imoco, Nicola Negro – in questa bellissima iniziativa che appoggiamo insieme alle altre realtà dello sport trevigiano. Conosco i Draghi perchè quando andavo a vedere le partite al Palaverde da ragazzo li vedevo già sugli spalti a portare colore e divertimento. Ci saranno tante ragazze e bambine alle nostre partite e vorrei che le mie Pantere diventassero l’esempio per le ragazzine di come si possa essere donne vincenti e di successo anche tramite lo sport e non solo nei talk show o in televisione”.
“Il rugby c’è dall’inizio della storia dei Draghi– ha detto Antonio Pavanello, trevigiano e capitano del Benetton Rugby – anche se a livello di tifo abbiamo sempre avuto meno problemi di altre discipline, è importante sensibilizzare al tifo corretto. Ad esempio, da qualche anno il calciatore dopo una meta non viene più fischiato dal pubblico, è una conquista anche per il rugby. Un ultimo appunto: bisogna lavorare anche sui genitori, perché spesso vediamo cattivi esempi di tifo da parte loro più che dai ragazzi”
“I Draghi sono una cosa meravigliosa, io stesso me ne sono accorto andando a vedere le partite degli altri sport tipo il rugby a Monigo – ha detto il capitano del Treviso Calcio, Matteo Ton –, sono felice che siano anche al Tenni per noi, spero che altre società nel calcio seguano il nostro esempio”.
“I Draghi sono una cosa bellissima – ha detto Ino Pizzolato, storico fondatore della Tarvisium – Lo sport serve a educare e se riusciamo a coinvolgere anche il tifo, otteniamo una crescita collettiva che coinvolge il gioco, la scuola, la famiglia, per il bene della società”.
COOPERATIVA COMUNICA
La Cooperativa Comunica nasce nell’Aprile del 2002 ad opera dei medesimi soci fondatori dell’Associazione Comunica, associazione culturale-educativa trevigiana che negli anni precedenti aveva promosso, progettato e gestito numerose attività nell’ambito dell’educazione e animazione. Comunica opera da oltre dieci anni nel campo dell’educazione e della formazione, con Centri Estivi (13 gestiti nel 2014), Doposcuola, Tempi Integrati, (collaborando con le scuole di ogni ordine e grado, con le biblioteche comunali o direttamente presso la propria sede), progetti con Ministeri ed Enti pubblici e privati, ed è tra i riferimenti nel settore per quanto riguarda Animazione e organizzazione di Eventi sociali, specie rivolti a giovani e famiglie. Sono 8000 ogni anno le famiglie che entrano in contatto con Comunica, oltre 2500 ogni estate per i Centri Estivi realizzati in 11 comuni della Marca: la Coop ha nel suo organico 300 tra dipendenti, collaboratori e animatori, con alta percentuale di donne, mamme e under 30 che trovano un’importante collocazione lavorativa e professionale. Lo scopo della Cooperativa Comunica è la promozione dei giovani nel loro vivere sociale e nella sua formazione ed educazione anche, e in particolar modo, in collaborazione con le scuole e gli enti pubblici (ULSS, Comuni, Scuole, Provincia di Treviso, Confcooperative Veneto e Provincia di Treviso, Ministero della gioventù, Università, Società Sportive, CONI, Unione Europea, ecc). Due le sedi in Via Galvani a Carità di Villorba, sede legale a Treviso.
Il progetto della prima Scuola di Tifo corretto e pulito per Under 14, “Tifiamo Insieme – I Draghi” al giro di boa dei 13 anni, ha coinvolto circa 35.000 mini-tifosi, due generazioni di sportivi trevigiani che hanno imparato il tifo “pro” e non “contro” sulle tribune degli stadi e dei palasport delle principali squadre della Marca.
Un progetto realizzato in collaborazione da Provincia di Treviso e Cooperativa Comunica, unico a livello europeo, che nel corso degli anni oltre ad educare alla cultura sportiva migliaia di giovani e le loro famiglie, è stato più volte premiato con riconoscimenti (Lega Calcio Serie A, Fondazione Re Baldovino, Segreteria Presidenza del Consiglio, Panathlon, ecc), contributi speciali e anche “esportato” (EA7 Milano basket, Rovigo volley e rugby, varie città europee, ecc) e studiato in varie altre realtà.
Quest’anno, le squadre coinvolte che avranno sui loro spalti l’animazione dei giovani tifosi con animatori professionisti della Cooperativa Comunica, che coloreranno e renderanno vivacissimo il settore “Draghi” con bandiere, striscioni, tamburi, sound stick e tanti cori e applausi, sono tutte le squadre di spicco del panorama sportivo trevigiano:
Imoco Volley Conegliano,
Treviso Calcio,
Benetton Rugby Treviso,
Marchiol Rugby Mogliano,
Volteco Ruggers Tarvisium,
De’ Longhi Treviso Basket,
Come sempre ingresso gratuito in un settore apposito dello stadio o del palazzetto per gli Under 14 che vorranno far parte alla Scuola di Tifo.
Da novembre a giugno saranno 35 le partite “animate” dagli operatori della Cooperativa Comunica, una “squadra” di 15 ragazzi coordinati dai responsabili del progetto Simone Fregonese e Cecilia Zuppini. Domenica scorsa l’esordio sugli spalti di Monigo per la Champions, tra i Leoni del Benetton e il Racing Parigi, domenica i Draghi saranno al Palaverde per De’ Longhi Treviso-Basket-Latina e il 9 novembre per il volley femminile con Imoco Volley-Yamamay. Tutte le info sulla pagina facebook ufficiale dei Draghi.
Erano presenti oggi in conferenza stampa i rappresentanti di tutte le principali società dello sport trevigiano: Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, Paolo Speranzon, assessore allo Sport della Provincia di Treviso, Christian Bruniera, vicepresidente Coop. Comunica, Nicola Negro, allenatore Imoco Volley, Antonio Pavanello, capitano Benetton Rugby, Agustin Fabi, capitano De Longhi Treviso Basket, Matteo Ton, capitano Treviso Calcio, Alex Morsellino, giocatore Marchiol Mogliano Rugby, Ino Pizzolato, responsabile tecnico Volteco Tarvisium. Moderava l’ideatore del progetto “I Draghi” nel 2001, Simone Fregonese.
“Siamo orgogliosi perché I Draghi sono un progetto nel quale abbiamo fermamente creduto sin dall’inizio – ha detto il Presidente della Provincia Leonardo Muraro – e che ha portato a grandi risultati, facendoci diventare la prima scuola di tifo in Italia e in Europa. Siamo orgogliosi, e nonostante lo Sport sia una delle competenze in bilico che ancora non sappiamo se resteranno alle Province, vorrei inserire i Draghi tra i progetti speciali gestiti sempre dalla Provincia di Treviso”.
“Questo progetto è la dimostrazione che si possono crescere i giovani e la società educando al tifo corretto – ha detto Paolo Speranzon, assessore allo Sport della Provincia di Treviso – Lo sport trevigiano è tornato unito e lo dimostra anche con questa iniziativa dei Draghi che vede qui oggi tutte le società d’elite dello sport della Provincia. C’e’ sempre più seguito e sempre più passione e diffondere tra i tifosi la cultura sportiva e il tifo corretto in stadi e palasport è la nostra missione per il quattordicesimo anno.”
“La Scuola di Tifo dei Draghi continua da tanti anni, dal lontano 2001,grazie allla Provincia di Treviso, alle società sportive e alle scuole e anche grazie al lavoro dei nostri animatori, che prepariamo a puntino perchè hanno anche loro una bella responsabilità, essere modelli per i più piccoli – ha detto Christian Bruniera, Videpresidente della Cooperativa Comunica – e portare gli insegnamenti giusti per tifare con passione, ma con rispetto. La nostra Cooperativa Comunica lavora nell’animazione e nell’educazione, questo progetto unisce entrambi gli aspetti ed è un nostro fiore all’occhiello. Ci rende grande soddisfazione aver notato che alcuni ex “draghetti”, ora fanno parte proprio della squadra degli animatori che segue i bambini allo stadio o al palazzetto”.
“Sono felice che l’Imoco rappresenti anche la parte “rosa” dello sport – ha detto il coach delle Pantere dell’Imoco, Nicola Negro – in questa bellissima iniziativa che appoggiamo insieme alle altre realtà dello sport trevigiano. Conosco i Draghi perchè quando andavo a vedere le partite al Palaverde da ragazzo li vedevo già sugli spalti a portare colore e divertimento. Ci saranno tante ragazze e bambine alle nostre partite e vorrei che le mie Pantere diventassero l’esempio per le ragazzine di come si possa essere donne vincenti e di successo anche tramite lo sport e non solo nei talk show o in televisione”.
“Il rugby c’è dall’inizio della storia dei Draghi– ha detto Antonio Pavanello, trevigiano e capitano del Benetton Rugby – anche se a livello di tifo abbiamo sempre avuto meno problemi di altre discipline, è importante sensibilizzare al tifo corretto. Ad esempio, da qualche anno il calciatore dopo una meta non viene più fischiato dal pubblico, è una conquista anche per il rugby. Un ultimo appunto: bisogna lavorare anche sui genitori, perché spesso vediamo cattivi esempi di tifo da parte loro più che dai ragazzi”
“Io sono argentino e nel mio Paese abbiamo qualche problema di tifo – ha detto Agustin Fabi, capitano della De’ Longhi Treviso Basket – quindi trovo che questa sia un’iniziativa fantastica, per vivere lo sport in maniera diversa”.
“I Draghi sono una cosa meravigliosa, io stesso me ne sono accorto andando a vedere le partite degli altri sport tipo il rugby a Monigo – ha detto il capitano del Treviso Calcio, Matteo Ton –, sono felice che siano anche al Tenni per noi, spero che altre società nel calcio seguano il nostro esempio”.
“Ho toccato con mano in prima persona la necessità dei più piccoli di avere dei riferimenti, partecipando proprio a iniziative con Comunica – ha detto Morsellino, Mogliano Rugby – anche per questo non posso che applaudire. Noi a Mogliano collaboriamo molto con Comunica anche per altre attività e vedergli sugli spalti a tifare per noi è molto bello.”
“I Draghi sono una cosa bellissima – ha detto Ino Pizzolato, storico fondatore della Tarvisium – Lo sport serve a educare e se riusciamo a coinvolgere anche il tifo, otteniamo una crescita collettiva che coinvolge il gioco, la scuola, la famiglia, per il bene della società”.
COOPERATIVA COMUNICA
La Cooperativa Comunica nasce nell’Aprile del 2002 ad opera dei medesimi soci fondatori dell’Associazione Comunica, associazione culturale-educativa trevigiana che negli anni precedenti aveva promosso, progettato e gestito numerose attività nell’ambito dell’educazione e animazione. Comunica opera da oltre dieci anni nel campo dell’educazione e della formazione, con Centri Estivi (13 gestiti nel 2014), Doposcuola, Tempi Integrati, (collaborando con le scuole di ogni ordine e grado, con le biblioteche comunali o direttamente presso la propria sede), progetti con Ministeri ed Enti pubblici e privati, ed è tra i riferimenti nel settore per quanto riguarda Animazione e organizzazione di Eventi sociali, specie rivolti a giovani e famiglie. Sono 8000 ogni anno le famiglie che entrano in contatto con Comunica, oltre 2500 ogni estate per i Centri Estivi realizzati in 11 comuni della Marca: la Coop ha nel suo organico 300 tra dipendenti, collaboratori e animatori, con alta percentuale di donne, mamme e under 30 che trovano un’importante collocazione lavorativa e professionale. Lo scopo della Cooperativa Comunica è la promozione dei giovani nel loro vivere sociale e nella sua formazione ed educazione anche, e in particolar modo, in collaborazione con le scuole e gli enti pubblici (ULSS, Comuni, Scuole, Provincia di Treviso, Confcooperative Veneto e Provincia di Treviso, Ministero della gioventù, Università, Società Sportive, CONI, Unione Europea, ecc). Due le sedi in Via Galvani a Carità di Villorba, sede legale a Treviso.