Imoco Volley Conegliano

UNA GRANDE IMOCO MERITA IL TIE BREAK, MA UN CARTELLINO ROSSO DECIDE DI NO: IN FINALE CI VA L’IGOR

IGOR GORGONZOLA NOVARA - IMOCO CONEGLIANO


IGOR GORGONZOLA NOVARA – IMOCO CONEGLIANO 3-1 (25-21,27-25,20-25,26-24)

Imoco: Glass 2, Furlan 5, Fiorin 11, Ozsoy 19, Nikolova 25, Nicoletti ne, Barcellini 3, Barazza 7, Adams ne, Arimattei ne, De Gennaro (L),Boscoscuro ne, Katic ne,. All. Chiappini
Novara: Partenio, Klineman 17, Kim,Guiggi 6, Bonifacio, Chirichella 8, Sansonna (L), Alberti, Signorile 2, Hill 17, Barun 26, Zanette ne. All. Pedullà
Arbitri: Simbari e Zucca
Spettatori: 4000
Durata set: 25’, 35’,27’,29’
Note: muri punto Imoco 7 (2 Furlan e Barazza),Igor 17 (6 Klineman) – aces Imoco 3 (2 Nikolova), 4 Igor (3 Barun), errori battuta Imoco 8 (Barazza 3), Igor 13 (Klineman 5)

“Le partite sarebbe meglio le decidessero le atlete in campo, non altri. Oggi non mi sono piaciute alcune cose, le chiamate finali degli arbitri non le ho capite, evidentemente è cambiato il regolamento e quelle palle spinte di Ozsoy, che ha sempre fatto tutto l’anno, qui non si potevano fare. Ho protestato e ho preso il rosso, ma non mi sembrava una protesta così eclatante, peccato perché quell’episodio ci è costato la possibilità di andare al tie break. Complimenti comunque alle ragazze, hanno fatto un’ottima partita nonostante oggi abbiamo deciso di non schierare Adams, era troppo rischioso. Eleonora Furlan è stata bravissima e tutta la squadra ha giocato ad alto livello contro la più forte del lotto, questo ci lascia ben sperare per il futuro, pero’ resta l’amaro in bocca perché meritavamo almeno il quinto set.
L’analisi a fine gara di Alessandro Chiappini, a cui fa eco in sala stampa la capitana, Valentina Fiorin, autrice di un’ottima gara da fine secondo set in poi (“c’e’ amarezza perché dopo una grande gara meritavamo di poter giocarcela noi e non venire eliminate per una decisione dubbia. La palla di Ozsoy? La fa sempre, perchè gliel’hanno fischiata solo qui? Complimenti a Novara, ma perdere così fa male.”), e dal Presidente Piero Garbellotto (“decisioni così mortificano il lavoro fatto dalla squadra per arrivare fin qui e la passione dei tifosi che ci hanno sostenuto fin qui e ci credevano, qui i protagonisti devono essere le giocatrici e nessun altro. Peccato perchè era un bellissimo spettacolo che non meritava una conclusione così”), è la migliore fotografia di un bellissimo match purtroppo inquinato da un finale rovente e polemico, dopo la decisione dell’arbitro Simbari di punire con il rosso (e punto di penalità) la protesta della panchina gialloblu’ nel momento chiave della gara: 22-21 per l’Imoco nel quarto set, c’e’ aria di tie break dopo una grande rimonta delle Pantere, Neriman Ozsoy con una palla spinta va a segno, incredibilmente l’arbitro dà palla accompagnata e sulle proteste il rosso. Morale della favola, l’Igor riprende coraggio e nel testa a testa finale chiude set e partita per 26-24 rimandando a casa con molte recriminazioni le Pantere e i loro tifosi, però consapevoli che questa squadra, con il rientro di Adams, potrà dire la sua fino in fondo nel campionato.

Primo set: Dopo la sofferta decisione di non rischiare Adams e di schierare Furlan, l’Imoco Volley entra subito nel clima della semifinale al 105 Stadium. Inizio a spron battuto per le due squadre, con l’Imoco che si appoggia alle soluzioni di Ozsoy e Nikolova, ma si vede anche Jenny Barazza ben sollecitata in attacco da Aly Glass. Il primo allungo è però della squadra di Pedullà (8-4) che costringe coach Chiappini al time out. Hill e Klineman colpiscono forte, ma Nikolova con un ace riporta sotto le Pantere (11-9). Si fa sentire il muro delle piemontesi (13-9), ma un diagonale di Barcellini e un ace di Nikolova rimettono a -1 Conegliano (13-12). Qui si decide il set, l’Imoco ha la palla buona per pareggiare, ma c’e’ invasione di seconda linea fischiata a Nikolova e Chirichella e compagne prendono il largo. Sul 17-13 (grande Barun 6 punti con il 60% nel set) il divario è importante, c’è un tentativo delle Pantere con Barcellini (23-20), ma alla fine chiude la squadra piemontese 25-21 un parziale equilibrato, ma con troppi errori da parte gialloblu’.

Secondo set: l’inzio è simile, anzi fotocopia, del set precedente. L’Igor Novara prova ad allungare con i muri di Chirichella (saranno 7-2 a fine set per le piemontesi i “block”), 8-5, ma le Pantere con il muro di un’ottima Furlan e l’ace di Nikolova si riavvicinano (12-11). Si combatte su ogni pallone e l’Imoco è brava a restare sempre attaccata alle avversarie. Dopo un paio di miracoli difensivi di De Gennaro, è Ozosy, sollecitatissima in attacco e brava a restare sempre lucida e aggressiva, pareggia a quota 18, poi arriva addirittura il sorpasso (18-19) e anche Novara comincia a sbagliare qualcosa di troppo sulla pressione di Nikolova (7 punti nel set) e compagne. Con un muro di Guiggi prova l’allungo decisivo la squadra piemontese (22-20), ma le Pantere (entra Fiorin per Barcellini e stara’ in campo bene fino alla fine) graffiano e Emy Nikolova pareggia a quota 23. Il cuore delle Pantere è grande, arrivano due set ball, ma Novara non è in testa da inizio campionato per caso e li annulla con sicurezza. Arriva il primo pallone del set per l’Igor e, nonostante qualche recriminazione per un pallone dubbio che grida vendetta, Novara vola 2-0 con il contestato 27-25.

Terzo set: la sberla fa male, e le Pantere subiscono lo smacco in avvio, 4-1. Ma l’Imoco di stasera vuole vendere carissima la pelle e non lascia, anzi, raddoppia. Aly Glass comincia a trovare alternative ad Ozsoy e Nikolova, ormai marcatissime, e gioca in attacco con Fiorin e con i centrali, chiamando in causa Barazza e anche la giovane Furlan. Il gioco ne beneficia, parziale di 5-1 e Conegliano passa a condurre 5-6. Poi allungo delle Pantere con Nikolova e un bel muro di Furlan (9-12). La squadra di Pedullà risponde ancora, con la “solita” Barun e pareggia 13-13. Ma la squadra di Chiappini non ci sta, capitan Fiorin allunga bene le mani a muro e Conegliano ancora avanti, 17-14, poi 19-15 con il mani-out di Nikolova. Nonostante i tentativi a furia di time out e cambi delle avversarie, l’Imoco resta bene con la testa nel set e affidandosi a una scatenata Ozosy chiude con autorità 20-25.

Quarto set: Conegliano gioca molto bene, Glass fa viaggiare le sue schiacciatrici, i primi tentativi di fuga sono proprio delle gialloblu’, sostenute da oltre 250 tifosi, 12-10, poi 16-14, ma c’e’ grande equilibrio e la tensione è altissima in campo. L’Imoco gioca da pari a pari con la capolista,Nikolova colpisce (25 punti!) che comincia ad innervosirsi quando, avendo trovato il pareggio a quota 17 con Klineman, si vede ancora ricacciare indietro da un diagonale stretto di Fiorin e un bel muro di Barazza (19-17). Si va punto a punto, Barun martella (27 punti!), ma resta avanti Conegliano 22-20 con Ozsoy, poi dopo un punto di Hill il “fattaccio” descritto in avvio e il contestato finale con il rosso a Chiappini e il punto di penalità dopo le giustificate proteste del coach per la palla (a segno) data accompagnata alla turca. Dubbi anche sull’ultimo pallone giocato dalle piemontesi, ma gli arbitri lasciano correre e al secondo tentativo l’Igor Novara si porta a casa set (26-24), partita 3-1, e la finale che giocherà domani con la vincente di Busto-Modena. Per l’Imoco Volley tanta rabbia, ma la consapevolezza che al completo puo’ dire la sua con chiunque.