Imoco Volley Conegliano

GIORNATA SPECIALE IN VATICANO PER LE PANTERINE AZZURRE! LA VISITA DELLE NAZIONALI DI VOLLEY A PAPA FRANCESCO

Giornata speciale per le squadre nazionali del volley azzurro, circa 200 atleti tra giovanili e nazionali senior maschili e femminili che sono state ricevute in udienza in Vaticano ricevute da Papa Francesco dopo gli straordinari successi di tutte le selezioni nella scorsa estate.
Purtroppo le azzurre della prima squadra dell’Imoco Volley non hanno potuto presenziare causa la trasferta di Champions in Ungheria, ma erano presenti in Vaticano le “panterine” azzurre attualmente in forza alla Cortina Express Imoco San Donà in B1 Angela Coba, Anna Bardaro reduce dal successo in Coppa Italia con le “grandi” a Bologna, Merit Adwige e Dalila Marchesini, con Michele Parusso, coach dell’Imoco Volley San Donà tra gli assistenti della Nazionale femminile, oltre a tante altre atlete provenienti dal vivaio gialloblù e attualmente in prestito. L’incontro con Papa Francesco è stata una grande emozione anche per loro.

 Nella pallavolo come nella vita, “non esiste solo la dimensione individuale, ma si è parte di un gruppo: ognuno è chiamato a dare il proprio contributo perché si possa vincere insieme.Testimoniate correttezza e lealtà, diffondete solidarietà e pace.”, ha detto il Pontefice in un discorso di saluti denso di contenuti “Lo sport deve promuovere un sano agonismo, senza scadere nella tentazione di vincere calpestando le regole”Il sacrificio, l’allenamento, il rigore sono elementi imprescindibili dello sport, mentre la pratica del doping, oltre ad essere pericolosa, è un inganno che toglie bellezza e divertimento al gioco, macchiandolo di falsità e facendolo diventare sporco”, il monito di Papa Francesco. Quanto al muro, uno dei fondamentali della pallavolo per opporsi all’attacco, il Papa ha osservato: “Questa parola ci fa pensare ai muri presenti in diversi luoghi del mondo, segno di divisione e di chiusura, dell’incapacità degli uomini di dialogare, della presunzione di chi pensa che ci si può salvare da soli. Invece, nella pallavolo, quando si fa muro si salta in alto per affrontare la schiacciata avversaria: questo gesto ci aiuta a pensare la parola in un’accezione positiva”. “Saltare in alto significa distaccarsi da terra, dalla materialità e dunque da tutte quelle logiche di business che intaccano lo spirito sportivo”, l’omaggio del Papa: “I soldi e il successo non devono mai far venire meno la componente di gioco, di divertimento”.  Ad affermarlo è stato il Papa, che ricevendo in udienza i membri della Federazione Italina Pallavolo, commentando uno dei fondamentali di questo sport, l’alzata, ha commentato: “I giocatori di una squadra sono come le membra di un corpo: san Paolo dice che ‘se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui’”. “In un mondo dove si sgomita per apparire e per emergere a tutti i costi, dove l’io viene prima del noi, dove si scarta chi è debole e improduttivo, lo sport può essere segno convincente di unità, di integrazione, e può lanciare un messaggio forte di pace e di amicizia”, la tesi di Francesco, che ha definito “decisiva l’azione di attacco, che consente di fare punti e di costruire la vittoria”.

(Foto e dichiarazioni da: Vatican Media/SIR)